Caro Gigion Abossa,
forse è bene chiarire alcuni essenziali punti perché altrimenti si rischia
di cadere nel solito polemicone-troll.
Io personalmente non mi lamento della mia città, visto che, se tu avessi
seguito il ng, ricorderai che tempo fa postai un msg dove affermavo che
Spezia è bella e penso che sia meglio di tantissimi altri posti. Penso anche
che ultimamente la qualità della vita nel suo complesso sia migliorata, e
basta fare un giro in centro per rendersene conto.
Ci sono però cose che mal si conciliano con la "beltà" del luogo: le colline
di Pitelli, dove la pubblica amministrazione ha commesso gravi errori se non
addirittura reati (prescritti e archiviati), i cui danni penso che li
pagheremo per i prossimi decenni in termini di degrado o addirittura tumori
e altre piccole cose come evidenziato dallo studio epidemiologico relativo
alla zona Est della città.
C'è poi la questione dell'ex area IP dove sempre l'amministrazione aveva
concluso contratti e accordi prima che fosse bonificata l'area, e il
risultato è che sono passati venti anni e un'area grande un quarto del PUC è
immobilizzata e l'inquinamento che c'era si è iniziato solo ora a
rimuoverlo, ma nel frattempo "di acqua ne è passata sotto i ponti"...
La questione del porto, dove è stato apoditticamente costruito un piano
industriale assumendo per buono che i traffici containers cresceranno e
tralasciando tutto il resto, dal piano acustico allo studio di impatto
ambientale che doveva essere fatto PRIMA di proporre il PRP, commettendo
EVIDENTI ILLEGITTIMITA' per non parlare dei lavoratori che a causa di
un'ernia al disco procuratasi sul lavoro vengono messi in licenziamento.
Già che ci siamo vorrei capire come si può costruire un Piano di edilizia
popolare con decine di alloggi, quando 40 metri sopra c'è un fronte franoso
di dimensioni ragguardevoli.
Purtroppo tutte queste situazioni vanno a discapito proprio degli
investitori, delle imprese e dei lavoratori, perché un luogo dove non è
garantita la fattibilità dei progetti per incapacità cronica degli
amministratori e degli enti pubblici a rispettare le leggi dello stato
italiano, diventa un luogo dove non conviene investire.
Per giungere al Lagora, potrei tranquillamente postare una pappardella di
leggi secondo le quali il progetto proposto dal Comune commette grossolani
reati, ma questo diventerebbe un post puramente accademico. E non entro nel
merito della strada in alveo congiungente il Mirabello alla città perché lì
entriamo nel campo dei reati penali...
Quello che vorrei che i cittadini cominciassero a domandarsi è questo: nel
Lagora confluiscono tutte o quasi le fogne del centro storico, le quali
trasportano i fanghi (la cacca) che si potrebbe tranquillamente stimare in
un metro cubo/abitante equivalente/anno di materiale che sedimenta
nell'alveo, per rimanere bassi con le stime. A ciò si aggiunge la puzza e le
zanzare dovute alla stagnazone dell'acqua che, a causa del sedimento, non
scorre e quindi si "impantana".
Morale: perché invece di deviare il Lagora non si conclude l'annoso allaccio
delle fogne e si ripristina un canale storico che potrebbe diventare da
oggetto di puzza a oggetto di vanto e magari di via di comunicazione marina?
Per fare lo scorrimento veloce dell'asse viale amendola si potrebbe chiedere
alla Marina se fosse disposta a valutare e creare una bretella interna alle
mura, ma comunque andrebbe rivisto il piano del traffico che continua a
essere macchino centrico senza dare la possibilità a scelte più compatibili.
Su tutto questo è calato il Piano Strategico della Città, dove le scelte
erano già state fatte e si è cercato solo di creare il consenso attorno ad
esse, con la benedizione, si capisce, dell'opposizione.
Saluti